Che cos’è la domotica, spiegato bene

Il termine domotica è entrato ormai da una decina di anni nell’immaginario comune, ma ancora pochi conoscono i benefici che un sistema del genere può apportare a un edificio. Qual è, allora, l’obiettivo di questa tecnologia? Iniziamo con il dire che gli obiettivi sono due: controllo e ottimizzazione. Nello specifico, controllo di impianti domestici e ottimizzazione della gestione energetica della casa.

La domotica si basa su un unico concetto: integrazione. Sì, perché all’interno di una “casa intelligente” (o smart home) vengono installati dispositivi che comunicano tra loro e permettono di migliorare comfort ed efficienza attraverso funzionalità integrate e cablate nell’impianto elettrico.

display touch screen di una casa domotica

Mentre un impianto tradizionale può essere controllato con classici interruttori, il sistema integrato consente di governare le diverse funzionalità attraverso un unico punto di controllo, che può essere un display touch screen oppure un’App. Risultato? La gestione coordinata di tutti i sistemi e il conseguente miglioramento energetico della casa.

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Le applicazioni della domotica

La tecnologia domotica permette di effettuare azioni per la gestione di diversi impianti. Ma di cosa parliamo nello specifico? I principali campi di applicazione sono i seguenti:

  1. illuminazione;
  2. climatizzazione;
  3. sicurezza;
  4. regolazione di elettrodomestici.
tecnologia domotica per gestire l'illuminazione

Illuminazione

Per quanto riguarda l’illuminazione, il funzionamento è semplice. È possibile controllare spegnimento, accensione e regolazione delle luci. In più, si possono anche gestire i vari carichi di corrente, grazie a funzioni specifiche che permettono di monitorarli in base al risparmio energetico.

Climatizzazione

La domotica prevede anche la possibilità di regolare la temperatura in qualsiasi parte della casa, evitando lo spreco energetico. Il controllo dell’ambiente viene anche automatizzato grazie alla presenza di un sistema di sensori e attuatori, che permette la termoregolazione dei singoli locali abitativi.

Sicurezza

Per quanto riguarda la sicurezza è possibile installare dei sistemi di allarme, come rilevatori di fumo, fughe di gas o allagamenti, che inviano segnalazioni direttamente sullo smartphone. Compresa nelle funzioni ci potrebbe essere anche la videosorveglianza, che permette di monitorare sia l’interno che l’esterno della propria casa in tempo reale.

In ottica di sicurezza – e soprattutto di comodità – esiste anche la possibilità di automatizzare gli ingressi della casa in modo da aprire e chiudere automaticamente porte, cancelli, ma anche tende e tapparelle. Per esempio, si possono aprire in modo automatico quando ci si avvicina o ci si allontana dalla propria abitazione.

Regolazione di elettrodomestici

Tra le funzioni di controllo a distanza degli elettrodomestici, come attivare determinate funzioni in determinati orari, c’è anche la possibilità di irrigare il giardino. È possibile automatizzare l’attività in base agli orari più convenienti, usufruendo anche di sensori di pioggia e di umidità.

E la Smart Home?

Con l’avvento dell’IoT (Internet of Things) i prodotti hanno iniziato a usare la connessione internet in modo da risultare regolabili a distanza e offrire nuove funzioni connesse allo smartphone. La smart home, quindi, permette anche ai prodotti tradizionali – come il termostato – di unirsi alla rete di casa e venire controllati con le App dedicate.

smart home

Ma c’è un MA. I dispositivi IoT sono connessi alla rete e consentono un monitoraggio costante da remoto, MA non sono integrati fra loro. A differenza della domotica classica, i dispositivi smart non necessitano di interventi di cablaggio, ma ognuno di essi ha bisogno di una specifica App dedicata per funzionare. In questo caso il termine smart home è fuorviante, perché la casa non è intelligente nel suo complesso, ma lo sono solo i singoli dispositivi, indipendenti uno dall’altro. Un esempio? Scopri Bticino Living Now.

Quale scegliere?

L’installazione di dispositivi connessi è più semplice rispetto a quella di un sistema domotico: i prodotti smart sono indipendenti e per questo motivo risultano ottimi per specifiche richieste. La domotica, invece, è spesso prevista in fase di costruzione o ristrutturazione di un appartamento: si tratta di soluzioni che prevedono un progetto unitario a monte, proprio perché tutti i sistemi della casa vengono concepiti come integrati uno all’altro, con il risultato di una maggiore efficienza energetica.

In soldoni, per un impianto domotico dove è prevista l’interazione fra gli oggetti grazie all’uso di specifici scenari la spesa varia fra i 20 e i 40 mila euro. Mentre con 2-3 mila euro si riescono ad acquistare tutti i dispositivi IoT che servono per garantire sicurezza, comfort e controllo dei consumi.